La provincia di Brescia è la sesta provincia italiana per densità di popolazione e la più estesa della Lombardia. Essendo così vasta, vanta diverse valli, numerosi laghi e una zona pianeggiante. Grazie alla varietà morfologica del territorio e la presenza di grandi laghi, in essa sono presenti tutti i biomi europei.
La Franciacorta, nella parte occidentale della provincia, è una zona collinosa delimitata a nord dal lago d’Iseo e a sud dalla Bassa Bresciana; qui nasce il vino Franciacorta. Il territorio è fitto di boschi, ricco di vigneti che ne caratterizzano la peculiarità e cosparso di testimonianze architettoniche come monasteri, chiese, abbazie, ville e castelli di epoca medievale, facendone una zona incantevole da visitare. Cogliamo l’occasione per fornire ai nostri lettori alcuni spunti, che auspichiamo graditi, per visitare la nostra bella regione:
http://www.provincia.brescia.it/turista/turismo-e-cultura;
https://www.visitlakeiseo.info/it/tag/tag/Franciacorta.
Numerose, quanto varie e confuse, sono le testimonianze della derivazione etimologica del nome “franciacorta” provenienti fin dall’ottavo secolo d.C.; per questo motivo non ci limiteremo a raccontarvene una sola, quanto a presentarvi quelle più interessanti, in modo che possiate voi stessi considerare vera la versione che vi sta più a cuore.
Nel 774 Jacopo Malvezzi scrisse di una versione, confermata poi da Lorenzo Ercoliani, che spiegava quanto il nome fosse nato a seguito della permanenza dell’esercito franco in questo territorio, guidato da Carlo Magno: “que’ paesi nei quali innanzi di entrare in Brescia accampò l’esercito del re de’ Franchi comandato dal generale Ismondo sono stati detti Franciacorta, perché i Franchi vi stanziarono corta stagione”. Da qui appunto il nome Francia Corta. Secondo Elia Capriolo invece fu proprio lo stesso Carlo Magno ad attribuire il suddetto nome alla regione.
Un’altra versione allude alle corti franche: quando i monaci cluniacensi si stabilirono in queste terre, in cambio del duro lavoro, alla dedizione e alla conservazione delle vigne, ottennero l’esenzione dei tributi da parte del sacro romano impero creando in questo modo zone franche prive di dazi, denominate appunto “Curtis Francae”.
Un’ulteriore storia invece si riferisce sempre alla permanenza dei francesi, questa volta da parte di Carlo d’Angiò nel XIII secolo, che fecero tappa in zona lungo la strada verso la Sicilia. In seguito all’avanzata verso Brescia, dopo solo nove giorni gli abitanti del luogo insorsero costringendo l’esercito a proseguire. Vista la breve o “corta” permanenza dei francesi, ne conseguì il nome attuale.
Conoscere quale sia l’origine vera del nome non è così importante in fin dei conti; quello che importa veramente è che nei suoi vigneti e solo in questa zona, per merito di condizioni metereologiche e conformità del terreno nasce, unico, il nostro vino.